PRIMO MAGGIO 2021

30 Aprile 2021
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Abbiamo sempre pensato al primo maggio come festa del lavoro e dei lavoratori; purtroppo la situazione economica generale ci fa dubitare che in futuro il lavoro possa essere una “festa” per molti.
Il lavoro – ce lo ricorda anche la Costituzione – è il fondamento della nostra Repubblica, è il presupposto perché ogni persona, ogni famiglia, ogni comunità possano avere quella dignità che è indispensabile per progettare il futuro di ciascuno e dell’intera collettività.
Quanti lavoratori in difficoltà, quante attività chiuse o rallentate!
I prossimi mesi non ci prospettano di certo un miglioramento; il ritorno alla normalità che tutti ci auguriamo non si vede ancora.
I lunghi mesi della crisi causata dalla pandemia hanno visto aggravarsi le diseguaglianze esistenti, hanno creato nuove povertà, hanno privato molte persone della speranza in un futuro dignitoso, e gli interventi di aiuto messi in atto dallo Stato e dagli Enti Locali hanno alleviato solo in parte le difficoltà di molti.
Per questo celebriamo la “Festa del lavoro” con la consapevolezza della gravità del momento, ma anche con la voglia di ripartire con maggiore vitalità e fiducia, non appena la stretta della crisi si allenterà.
Il “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, da poco approvato dal Parlamento, dedica al lavoro un ampio spazio, con l’obiettivo di facilitare la partecipazione – soprattutto dei giovani - al mercato del lavoro (anche attraverso la formazione), rafforzare le politiche attive del lavoro, favorire l’inclusione sociale, sviluppare l’imprenditorialità femminile.
Può essere un passo fondamentale per il nostro futuro; ma non dimentichiamoci che la ripartenza dopo l’emergenza dovrà certamente essere economica, oltre che ovviamente sanitaria, ma dovrà essere anche una “ricostruzione morale”, basata non solo su interventi “dall’alto”, ma anche sulla solidarietà e l’iniziativa della società civile

le Amministrazioni Comunali
dell'Unione del Delmona

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